domenica 17 giugno 2012

Un sorriso oltre la paura

Ci siamo congedati giovedì sera, ultimo giorno di apertura previsto per il campo sfollati di Pegognaga, dal nostro impegno di volontari per l’animazione dei piccoli. E’ stata un’esperienza sensazionale per il trasporto emotivo che solo il vivere appieno le situazioni può dare: non siamo scout, né educatori di professione ma abbiamo capito che attraverso la volontà, anche di semplici studenti, è possibile trasmettere, e ricevere, molto. La cosa che ci rende più orgogliosi, è di aver potuto contribuire a trasformare un luogo e una situazione legati ad un evento spaventoso, in qualcosa di positivo e da ricordare sia per noi ma soprattutto per chi al campo, in queste settimane, ci ha dovuto vivere. Sappiamo che per molte famiglie i problemi non si esauriscono oggi e per quanto ci è possibile continueremo ad offrire il nostro contributo invitando chiunque abbia cuore e tempo per farlo ad offrirsi volontario per altre realtà che manifestino bisogno.Siamo contenti di aver contribuito a dimostrare come una comunità ferita possa reagire ed essere solidale, ma non troviamo concepibile che una cosa che dovrebbe essere normale sia confinata agli stati di emergenza dall’egoismo delle nostre vite di quieta disperazione. Tutti possiamo fare la nostra parte per rendere migliore questo mondo, qui e adesso. 

“I bambini sono meravigliosi: appena arriva il terremoto si spaventano e un quarto d'ora dopo sono già a correre e giocare. In noi invece la paura rimane; alla fine sono più forti loro”


lunedì 11 giugno 2012

Più forti del sisma: solidarietà attiva



Dopo aver contribuito a creare la Rete Solidale che ci ha permesso di assistere le comunità mantovane più colpite dal terremoto, prosegue il nostro progetto di sostegno: a Pegognaga, a partire dallo scorso venerdì, 8 giugno, il Collettivo animerà per i più piccoli i pomeriggi e alcune serate attraverso attività didattiche, escursioni e laboratori fino alla chiusura del campo prevista per la fine della prossima settimana. 

Riteniamo indispensabile avere un occhio di riguardo per l’animazione dei più piccoli, già avviata e sostenuta da numerosi volontari e volontarie nelle due settimane precedenti, considerando il valore benefico ed educativo del momento del gioco e dell’aggregazione. Un territorio non si ricostruisce solamente riedificando gli edifici storici, abitativi o lavorativi ma anche attraverso la ricostruzione di comunità dove nessuno venga escluso e dove ritrovare nei momenti di socialità una forza in più per reagire alla sciagura del terremoto e alla crisi.

E’ in questi momenti di difficoltà e di retorica vicinanza delle istituzioni, le stesse che prima piangono gli operai senza tutele  e poi aboliscono l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, che crediamo nella forza di una frase che idealmente ci rappresenta: “diamo tutti qualcosa, per evitare che pochi debbano dare tutto”







Per maggiori informazioni:


.Spazio Sociale "LaBoje": http://www.articolozero.org/2012/06/sisma/