sabato 28 gennaio 2012

"Fa.Sin.Pat. - La Fabbrica Senza Padroni" cena - proiezione - dibattito

È da qualche tempo ormai che assistiamo sempre meno distrattamente a quelle vicende che, finchè stanno dietro lo schermo di una TV ci arrivano ovattate, o peggio non ci arrivano affatto.
Provando a dare un nome a quello che ci sta succedendo la chiameremmo consapevolezza.
Consapevoli di una crisi che sta fornendo l'alibi ideale ai datori di lavoro per far perdere migliaia di posti di lavoro, delocalizzando, con annessi costi sociali che questo comporta, o, nel peggiore dei casi, per far perdere la dignità ai lavoratori con spregevoli ricatti, abbiamo deciso di non accontentarci dei teatrini, a cui assistiamo ogni giorno, tra nomi “illustri”.
Uno su tutti: Marchionne.
Il “passo avanti” che doveva essere un'eccezione (nelle parole anche di una consenziente parte di “sinistra”, ma mai nelle intenzioni), cioè il contratto sul calco di quello Pomigliano d'Arco, è stato assunto come regola dal primo gennaio 2012 in tutti gli stabilimenti FIAT e IVECO italiani. Suzzara inclusa.
Marchionne ha avuto modo di confermare nei fatti cosa realmente significhino le parole “passo avanti”, “competitività”, “produzione”, “efficienza”: licenziamenti/assunzioni arbitrari, divieto di sciopero, di malattia, orari dei turni da fine '800.
L'estromissione dell'unico sindacato dissidente, la FIOM, è solo l'ultimo gesto a dimostrazione di quale sia, delle due, la parte che non vuole assumersi le proprie responsabilità.
Oltre ad esprimere la nostra solidarietà a chi ha deciso di non cedere a questa violenza avallata dallo Stato ci siamo confrontati e impegnati nella ricerca di una soluzione alla crisi che rifiuti categoricamente l'arroganza e il carattere autoritario del contratto di lavoro sul modello di Pomigliano: l'autogestione operaia e il modello cooperativo.
Già in Argentina, abbiamo potuto constatare, ha permesso a diverse realtà di migliorare le condizioni di lavoro, di salario, di generare nuova occupazione, restituendo dignità, consapevolezza e unità ai lavoratori e alla comunità, non più numeri ma di nuovo persone.
Siamo consapevoli, date le dimensioni dello stabilimento di Suzzara, delle problematiche in cui sicuramente si incorrerebbe, ma se dall'altra parte l'unica scelta al licenziamento dovesse essere la perdita della dignità e la schiavitù legalizzata, riterremo più che legittima la ricerca di una soluzione che risponda alle esigenze di chi con quel lavoro mantiene i propri figli.
Collettivo  Luna Storta
Collettivo THE FOG

DETTAGLI DELLA SERATA
Presso arci CASBAH, Pegognaga (MN), sabato 28 gennaio


CRISI. Uscita IN Sicurezza
L'autogestione operaia e il modello cooperativo per un equo modello di sviluppo.


dalle ore 20.00
Cena di autofinanziamento in compagnia del regista.
Menù, anche vegetariano su richiesta, a 10 € (bere escluso)
Parte del ricavato sarà devoluto alla cassa Fiom per la disoccupazione 

dalle 21.15
Proiezione del documentario "Fa.Sin.Pat. - La Fabbrica Senza Padroni. 
Una Storia di Riappropriazione" di Marco Semenzin

dalle 22.00
Dibattito "il modello Marchionne e la democrazia del lavoro; la riappropriazione e l'autogestione"
Intervengono: Marco Semenzin, un rappresentante sindacale FIOM Iveco e un esponente Legacoop
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PRENOTAZIONI ENTRO SABATO 28/01

INFO E PRENOTAZIONI
Adriano 334/2960673
Matteo 349/1027024

mercoledì 18 gennaio 2012

SALA POLIVALENTE? ASSEMBLEA PUBBLICA!

Pronti? Via!
Il costituente comitato per la sala polivalente "CI TENGO", di cui facciamo parte, ha indetto assemblea pubblica per il giorno venerdì 20 gennaio alle ore 21:00 presso la (ironia della sorte) Sala Polivalente (?) della Casa di Riposo di San Benedetto Po.
Privati cittadini e associazioni verranno invitati ad esprimere il proprio parere e le proprie idee: abbiamo bisogno di ritornare a parlarci e a confrontarci per capire in che modo vogliamo intraprendere la "CONQUISTA" della Sala Polivalente.

Come sfruttare questa cattedrale nel deserto? Mancano soldi? Altri fondi (466mila euro per la casetta IAT) si potevano spendere diversamente? Fino a che punto c'entra il Patto di Stabilità? E' dal 2006 che c'è la crisi? Quando, invece, comincia la volontà politica? Si parla solo di soldi o, anche e soprattutto, di un tessuto sociale che viene lasciato lentamente morire? Favoriamo il turismo, ma per chi? Preferiamo accontentare chi visita il paese una volta nella vita, piuttosto di chi ci abita e lo vive? L'aggregazione giovanile e l'integrazione le faremo dentro la casetta IAT?

Non siamo a Voyager nè a Kazzenger ma anche di misteri parleremo, date le tante risposte rimaste in sospeso.
Diamo il nostro contributo, partecipiamo e passiamo parola.
PROSSIMO APPUNTAMENTO
VENERDI' 20 GENNAIO, ORE 21:00, SALA POLIVALENTE DELLA CASA DI RIPOSO

I ragazzi e le ragazze del
Collettivo Luna Storta