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giovedì 29 novembre 2012

IOTTOperilDICIOTTO perchè... banchetto raccolta firme per il referendum sul lavoro

Perchè tagliare diritti non fa risparmiare a nessuno che lavori onestamente.

Perchè i nostri genitori, i nostri parenti, i nostri amici, ma anche gli estranei e noi non perdiamo il lavoro ingiustamente.

Perchè di questi tempi già è dura averlo un lavoro e fin troppo facile perderlo

Perchè i diritti conquistati con sacrificio vanno difesi.

Perchè chi ha votato questa legge non pensa a chi ne subirà le conseguenze.

Perchè chi ha votato questa legge non ha un lavoro dipendente.

Perchè chi ha votato questa legge ha a cuore gli interessi di chi ci guadagna, sempre e comunque.

Perchè chi ha votato questa legge, problemi ad arrivare alla fine del mese non ne ha.
Perchè se di fronte ad un'INGIUSTIZIA non ti schieri, hai già scelto DA CHE PARTE STARE.

-Scegli la PARTE GIUSTA, vieni e FIRMA ANCHE TU!-
Banchetto di raccolta firme (anche in caso di maltempo) sotto i portici di p.zza Teofilo Folengo DOMENICA 2 DICEMBRE a SAN BENEDETTO PO dalle 9:00 alle 12:30.

mercoledì 26 settembre 2012

A 100 thousand poets for change- 100mila poeti per il cambiamento

In contemporanea mondiale, in 800 località di 120 Paesi del mondo avrà luogo anche quest'anno, il 29 settembre, la rassegna poetica aperta a tutti “100mila poeti per il cambiamento”.

"La pace e la sostenibilità sono due delle principali preoccupazioni in tutto il mondo, e i principi ispiratori di questo evento globale," ha detto Michael Rothenberg, co-fondatore di 100mila Poeti per il Cambiamento. "Siamo in un mondo in cui si tratta di una questione che non deve essere solo recepita. Deve essere costruito un terreno comune attraverso questa raccolta globale di storie locali, che è il modo in cui creare un racconto vero per poterci dare consapevolezza sul nostro futuro. "

Come organizzatori vorremmo fornire lo spazio per costruire insieme un percorso che partendo dalla poesia, alfiere della cultura, riesca a farci comprendere l'importanza e la necessità di un cambiamento, in una prospettiva di giustizia sociale e sostenibilità, che non riguardi solo l'ambiente, ma anche il mondo del lavoro, i consumi, lo stato sociale, gli spazi di aggregazione. Per questa ragione cogliamo l'occasione per invitarvi a 100mila poeti per il cambiamento - San Benedetto Po che si svolgerà presso il parco comunale dalle 15:30 alle 18:30, sabato 29 settembre, in cui ciascuno avrà la possibilità di leggere o declamare poesie proprie o d'autore e non solo.

La giornata vogliamo dedicarla al poeta sambenedettino scomparso, Umberto Bellintani.

Programma della giornata
dalle 15:30 alle 16:30 lettura libera di poesie
dalle 16:00 merenda per tutti
dalle 16:40 – 17:30 improvvisazione con accompagnamento musicale
17:30 – 18:15 esibizione di chitarre classiche e acustiche

All'evento sarà presente materiale informativo e libri di poesia da sfogliare e leggere.

In caso di pioggia, l'evento si terrà presso la sala conferenze dell'arci Primo Maggio, al primo piano. (richiesta tessera arci)

mercoledì 15 agosto 2012

Un PO scossi

Il programma dell'evento
Prosegue il percorso di solidarietà post-terremoto: a San Benedetto Po, alla fase di emergenza abitativa vera e propria si accompagna ora l'esigenza primaria di restituire ai cittadini i servizi di cui tutti necessitiamo. 
Ricordiamo infatti che la biblioteca, la palestra, il comune rimangono, a due mesi dal sisma, ancora inagibili (in sostituzione è stato istituito dalle province di Mantova, Modena e Reggio Emilia il BiblioBus: per maggiori informazioni consultate 
http://www.culturadellaricostruzione.it/).

A questo proposito l'impossibilità di realizzare la serie di eventi estivi previsti dalle varie associazioni ha reso possibile e necessario un lavoro di collaborazione collettiva per sostenere una raccolta fondi in favore di uno dei comuni da cui, noi giovani del collettivo, proveniamo. Anche da ciò si evince perchè non potevamo mancare di dare il nostro piccolo contributo.
Da una intensa collaborazione nelle scorse settimane, tra numerose associazioni sambenedettine, nasce dunque : un PO scossi. 
Una rassegna benefica di raccolta fondi all'insegna della musica, della danza, della recitazione e del buon cibo che si svolgerà tra il 24 e il 26 agosto in cui potrete sostenere anche iniziative di raccolta fondi del comune di Quistello.

Ti interessa fare volontariato in questa tre giorni insieme a noi? contattaci a collettivolunastorta@ gmail.com

Di seguito, il testo di promozione dell'evento.

Col terremoto abbiamo perso diverse cose. Abbiamo perso certezze, sicurezze, serenità, luoghi. La certezza che la pianura fosse una zona sicura, che sì, qualche volta qualche scossa si sentiva, ma veniva da zone sismiche, non le nostre… La sicurezza che la terra sotto i nostri piedi ci accogliesse, ci proteggesse, che non fosse qualcosa di ostile. La serenità, perché nonostante siano passati due mesi il terremoto è dentro di noi, basta il passare di un camion o il tintinnio di un bicchiere per farci sobbalzare e battere forte il cuore. E infine abbiamo perso i luoghi, le case, i posti di lavoro.

Questa è la prima cosa che si nota quando si va in una zona terremotata: le crepe sui muri, le spaccature sugli edifici, i nastri rossi che limitano l’accesso a zone che prima facevano parte della quotidianità. A San Benedetto Po subito si vede il campanile quattrocentesco di San Floriano, mutilato nei suoi pinnacoli. Stessa sorte è accaduta al campanile della chiesa di San Siro. E il centro storico è “una zona rossa transennata, deserta e silenziosa con un futuro quanto mai incerto” (parole del sindaco) .

Nonostante le perdite qualcosa però il sisma ci ha pure dato: il senso di comunità, l’unione al di là delle difficoltà e delle divisioni. Il terremoto ci ha tolto qualcosa? E noi ce lo riprendiamo! Anche se è difficile e ci vogliono risorse per rimettere tutto a posto, le associazioni e i cittadini di San Benedetto non si tirano indietro. È con questo spirito che nei giorni dopo il sisma è nata un’idea da alcune associazioni polironiane, la volontà di fare qualcosa e non restare ad osservare impotenti le decisioni imposte da sfere più alte su tempi e modi da rispettare per la ricostruzione. San Benedetto Po ha bisogno del suo centro, del Monastero, del Museo con le sue collezioni, della Sala Civica, dell’ex Refettorio Monastico, dell’ex Infermeria, della Biblioteca, dell’Oratorio. Luoghi simbolo di unione e comunità, ma anche luoghi operativi, vivi, vissuti ogni giorno dai cittadini e dai turisti.

Davanti a questa esigenza le associazioni si sono incontrate e unendo esperienze e proposte è nato l’evento “UN PO SCOSSI musica spettacoli e buona cucina insieme per ricostruire”. Una tre giorni all’insegna della musica, della danza, del teatro e dell’arte, uniti con un mix di buona cucina mantovana, che ha come scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione di San Benedetto Po.

L’organizzazione delle serate è a cura di persone che hanno saputo unirsi al di là delle diversità di opinioni e idee, per puro spirito di solidarietà e per un fine più alto, quello di raccogliere fondi per salvare un patrimonio storico e artistico millenario, che proprio nei giorni tristi del sisma avrebbe dovuto mostrare al pubblico le ultime parti restaurate, ma che ora purtroppo giacciono chiuse con un destino sospeso circa la loro riapertura. Tutte le serate si svolgeranno grazie a volontari, anche i musicisti, i ballerini, gli attori e tutti quelli che interverranno a rendere magiche queste serate lo faranno a titolo gratuito. Un grazie particolare va a tutti gli artisti che hanno risposto numerosi e hanno deciso di partecipare a un evento di raccolta fondi sapendo di non ricevere nulla in cambio.

Gli eventi si terranno in Piazza Matilde di Canossa e Piazza Teofilo Folengo, dove saranno allestiti i palchi. Ci saranno 3 punti ristoro sparsi per le piazze dove si potranno gustare specialità tipiche come risotto con la salamella, gnocco fritto e panini col cotechino.


mercoledì 2 maggio 2012

Pedalata della Memoria - FOTO e ringraziamenti-

Vogliamo ringraziare i partecipanti all'iniziativa "Pedalata della Memoria", nella speranza di essere riusciti a raggiungere lo scopo della condivisione della conoscenza storica. Avere visto persone di tutte le età partecipare a questa iniziativa restituisce il senso più profondo della Resistenza e della tragedia a cui ha posto fine: intergenerazionale, di tutti, è stata la Resistenza così come lo deve essere il suo ricordo. Per chi ha conosciuto la violenza del nazifascismo, per chi invece ha bisogno di imparare a conoscere la storia. E' stato un piacere organizzare un evento all'insegna del recupero della memoria storica locale e grazie all'incrocio di più dati siamo venuti a conoscenza, tra le altre cose, dell'esistenza di un partigiano, più per convenienza che per convinzione, che forse proprio partigiano non era.
La nostra terra, l'Oltrepò in particolare, è stata interessata dal fenomeno della Resistenza e sebbene fossero molto più esposti che in montagna, uomini e donne della nostra terra non hanno esitato, questi sì sinceramente, a rischiare (o dare) la propria vita per difendere la libertà e la giustizia sociale dopo vent'anni di soprusi subiti.
I resoconti della Prefettura del fascio di Mantova li ricordano nelle cronache come "ribelli", "banditi", "nemici", noi li ringraziamo e preferiamo chiamarli fratelli partigiani.

Una comunità senza memoria, non ha futuro.
Antifascisti sempre.

domenica 22 aprile 2012

"Achtung Banditen!" - Pedalata della Memoria a San Benedetto Po e dintorni

 In occasione del 67esimo anniversario della Liberazione, il collettivo Luna Storta organizza una pedalata della memoria per ripercorrere insieme il periodo della Liberazione del nostro Paese partendo da fatti legati alla nostra comunità. 

Una ginnastica dolce, per il fisico e per la mente, con il mezzo simbolo della Resistenza: la bicicletta. Un percorso interamente pianeggiante di circa 12 chilometri per permettere a grandi e piccini di riflettere insieme sull'atrocità della guerra e della dittatura, sull'abominio dei rastrellamenti e delle rappresaglie e sulla fatica e il coraggio di una Liberazione dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista, avuta a caro prezzo.

La Liberazione è stata frutto del sacrificio di donne e uomini comuni, e così intendiamo ricordarla ed onorarla: da persone comuni promuovere una riflessione sulle aspirazioni, i sacrifici, le paure e la forza che hanno contraddistinto queste persone.

E questi sentimenti ben rappresentano, sebbene in un contesto apparentemente differente, lo stato d'animo con il quale la nostra società oggi è costretta a convivere. Difendere e promuovere la memoria della Resistenza come opportunità di riflessione e d'azione per il presente.


"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione"
P. Calamandrei

Collettivo Luna Storta


Percorso della pedalata:
ore 10:00 Ritrovo: presso arci "1 maggio"
10:10 Introduzione e Partenza
10:20 Prima tappa: via Ferri, assalto squadrista alla cooperativa di consumo
10:30 Seconda tappa: via Ferri, il Comune, lapide dei partigiani fucilati
10:45 Terza tappa: Mirasole, lapide per Tullio Mozzini, caduto partigiano (?)
11:05 Quarta tappa: Bardelle, lapide operazione "Harryng"
11:30 Quinta tappa: monumento di San Benedetto Po, deposizione della corona e discorso delle autorità.



Altri eventi in occasione della ricorrenza:

- Martedi 24/04, Mantova, presso Spazio Sociale "LaBoje!", ore 17.30 
workshop antifascista "PartigianAttack!": chiaccherata sulle pratiche antifasciste diffuse e condivise e laboratorio produzione collettiva di stencils tematici.

- Martedì 24/04, Mantova, presso Spazio Sociale "LaBoje!", ore 21.30
concerto partisan – freestyle – rap battle con dj Malatesta + DrowningDog 

- Mercoledì 25/04, Mantova, presso arci "Virgilio", ore 12.00
festa della Liberazione di Arci Virgilio in collaborazione con A.N.P.I Mantova e la partecipazione di Arci Dallò. Pranzo con un ricco menù a prezzi popolari. A seguire il saluto del Presidente A.N.P.I. provinciale Rodolfo Rebecchi e il concerto di  Isaia e l’orchestra di Radio Clochard

- Mercoledì 25/04, Pegognaga, presso arci "CASBAH", ore 18.00
grigliata antifascista in collaborazione con A.N.P.I. Pegognaga

- Giovedì 26/04, Mantova, presso sala degli Stemmi (via Frattini), ore 16.00
seminario Storie di Resistenza e collaborazionismo tra le province di Brescia e di Mantova organizzato dall'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea e A.N.P.I. Provinciale Mantova

- Giovedì 26/04, San Benedetto Po, presso arci "1 Maggio", ore 20.45
rappresentazione teatrale La scelta. E tu cosa avresti fatto? di Marco Cortesi e Mara Moschini organizzato dal circolo LIBERArci

- Sabato 28/04Mantova, presso l’Archivio di Stato (via Dottrina Cristiana) ore 10.30
seminario I falsi storici. A proposito dei falsi diari di Mussolini organizzato dall'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea.

sabato 28 gennaio 2012

"Fa.Sin.Pat. - La Fabbrica Senza Padroni" cena - proiezione - dibattito

È da qualche tempo ormai che assistiamo sempre meno distrattamente a quelle vicende che, finchè stanno dietro lo schermo di una TV ci arrivano ovattate, o peggio non ci arrivano affatto.
Provando a dare un nome a quello che ci sta succedendo la chiameremmo consapevolezza.
Consapevoli di una crisi che sta fornendo l'alibi ideale ai datori di lavoro per far perdere migliaia di posti di lavoro, delocalizzando, con annessi costi sociali che questo comporta, o, nel peggiore dei casi, per far perdere la dignità ai lavoratori con spregevoli ricatti, abbiamo deciso di non accontentarci dei teatrini, a cui assistiamo ogni giorno, tra nomi “illustri”.
Uno su tutti: Marchionne.
Il “passo avanti” che doveva essere un'eccezione (nelle parole anche di una consenziente parte di “sinistra”, ma mai nelle intenzioni), cioè il contratto sul calco di quello Pomigliano d'Arco, è stato assunto come regola dal primo gennaio 2012 in tutti gli stabilimenti FIAT e IVECO italiani. Suzzara inclusa.
Marchionne ha avuto modo di confermare nei fatti cosa realmente significhino le parole “passo avanti”, “competitività”, “produzione”, “efficienza”: licenziamenti/assunzioni arbitrari, divieto di sciopero, di malattia, orari dei turni da fine '800.
L'estromissione dell'unico sindacato dissidente, la FIOM, è solo l'ultimo gesto a dimostrazione di quale sia, delle due, la parte che non vuole assumersi le proprie responsabilità.
Oltre ad esprimere la nostra solidarietà a chi ha deciso di non cedere a questa violenza avallata dallo Stato ci siamo confrontati e impegnati nella ricerca di una soluzione alla crisi che rifiuti categoricamente l'arroganza e il carattere autoritario del contratto di lavoro sul modello di Pomigliano: l'autogestione operaia e il modello cooperativo.
Già in Argentina, abbiamo potuto constatare, ha permesso a diverse realtà di migliorare le condizioni di lavoro, di salario, di generare nuova occupazione, restituendo dignità, consapevolezza e unità ai lavoratori e alla comunità, non più numeri ma di nuovo persone.
Siamo consapevoli, date le dimensioni dello stabilimento di Suzzara, delle problematiche in cui sicuramente si incorrerebbe, ma se dall'altra parte l'unica scelta al licenziamento dovesse essere la perdita della dignità e la schiavitù legalizzata, riterremo più che legittima la ricerca di una soluzione che risponda alle esigenze di chi con quel lavoro mantiene i propri figli.
Collettivo  Luna Storta
Collettivo THE FOG

DETTAGLI DELLA SERATA
Presso arci CASBAH, Pegognaga (MN), sabato 28 gennaio


CRISI. Uscita IN Sicurezza
L'autogestione operaia e il modello cooperativo per un equo modello di sviluppo.


dalle ore 20.00
Cena di autofinanziamento in compagnia del regista.
Menù, anche vegetariano su richiesta, a 10 € (bere escluso)
Parte del ricavato sarà devoluto alla cassa Fiom per la disoccupazione 

dalle 21.15
Proiezione del documentario "Fa.Sin.Pat. - La Fabbrica Senza Padroni. 
Una Storia di Riappropriazione" di Marco Semenzin

dalle 22.00
Dibattito "il modello Marchionne e la democrazia del lavoro; la riappropriazione e l'autogestione"
Intervengono: Marco Semenzin, un rappresentante sindacale FIOM Iveco e un esponente Legacoop
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PRENOTAZIONI ENTRO SABATO 28/01

INFO E PRENOTAZIONI
Adriano 334/2960673
Matteo 349/1027024