92 anni, malato da tempo, alcuni di noi erano riusciti ad incontrarlo e a apprezzare parte della sua vivacità e i suoi quadri dedicati alla Resistenza e alle lotte bracciantili.
Nei giorni della Liberazione la rappresaglia verso i collaborazionisti del regime nazista fu evitata solo grazie a persone come lui, che suggerirono l'istituzione di un campo di detenzione temporaneo, nella zona dove oggi sorge la palestra comunale, per tutti i militi fascisti delle brigate nere e della GNR; durante la clandestinità partecipò inoltre alla battaglia di Gonzaga, scendendo dagli Appennini con la 31^.
Partecipare ogni giorno alle mobilitazioni, è il modo migliore per onorare chi a vent'anni ebbe il coraggio di sacrificare la propria vita per la libertà altrui.
Nel giorno del funerale, sabato 8 giugno, lo abbiamo voluto salutare a modo nostro anche per evitare, come si è letto sulla Gazzetta, che Renno venisse ricordato solo come pittore e poeta e che dunque venisse rimosso il suo patrimonio resistenziale e di ideali politici espressi anche attraverso la sua arte. Ringraziamo sua moglie Ate per aver accettato il nostro striscione come omaggio alla persona e alle idee di Renno.
NEL TUO ESEMPIO CONTINUIAMO. CIAO RENNO