domenica 15 maggio 2011

GAZA, 2011: ROMPIAMO L’ASSEDIO

Il rapporto tra noi e la figura di Vik. Cerchiamo di non lasciare che sia morto invano: questo il testo del nostro volantino che abbiamo distribuito.
"Lo vedo e lo sento già dalle parole degli amici, soprattutto dei
giovani, alcuni vicini, altri lontanissimi che attraverso Vittorio
hanno conosciuto e capito come si può dare un senso ad «Utopia», come
la sete di giustizia e di pace, la fratellanza e la solidarietà
abbiano ancora cittadinanza e che, come diceva Vittorio, «la Palestina
può anche essere fuori dell'uscio di casa
" La madre di Vittorio Arrigoni
-E’ questo il significato che noi ragazzi e ragazze del collettivo Luna Storta vogliamo dare alle parole di Vittorio. Comprendere che la “Palestina” non è un Paese lontano ma una prospettiva concreta di solidarietà e rispetto dei diritti umani. Valori da cui non possiamo prescindere considerati il sacrificio e le lotte che hanno portato alla conquista di questi diritti da parte dei nostri padri. E’ nostro dovere tutelare questo patrimonio dell’umanità e denunciarne qualsiasi sopruso, proprio come sta accadendo da ormai troppo tempo in Palestina.
-L’attivista per i diritti umani dell’International Solidarity Movement Vittorio Arrigoni venne ucciso esattamente un mese fa a Gaza. E’ stato partecipe del primo convoglio umanitario internazionale che nel 2009 ha rotto un embargo che durava, nei confronti di Gaza, dal 1967.
-Oggi,  14 maggio, siamo qui in sostegno della Freedom Flotilla Stay Human, la flotta internazionale che partirà la terza settimana di giugno e sarà composta da numerosi attivisti provenienti da molti Paesi del mondo, compreso l’Italia. Abbiamo scelto questa data perché proprio oggi a Roma si terrà una manifestazione nazionale per “rompere l’assedio di Gaza” e sostenere con forza le ragioni di questa cordata umanitaria.

Contro questa punizione collettiva disumana ed illegale, più volte condannata dall’ONU e dalle agenzie umanitarie,  si mobilita la società civile, e la Freedom Flotilla Stay Human: l’espressione della solidarietà della società civile internazionale con il popolo palestinese. Israele punta a creare esasperazione per istigare il clima di violenza che consentirebbe un uso spropositato della forza come è già accaduto in passato (chiedere di proiettili al fosforo e bombe “a grappolo”, armi vietate dalla convenzione di Ginevra). Ma per mantenere il controllo dei pozzi di gas naturale, nelle acque palestinesi, questo ed altro.
Restiamo umani…

Ragazze e ragazzi del collettivo Luna Storta

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