
È da qualche tempo ormai che assistiamo sempre meno distrattamente a quelle vicende che, finchè stanno dietro lo schermo di una TV ci arrivano ovattate, o peggio non ci arrivano affatto.
Provando a dare un nome a quello che ci sta succedendo la chiameremmo consapevolezza.
Consapevoli di una crisi che sta fornendo l'alibi ideale ai datori di lavoro per far perdere migliaia di posti di lavoro, delocalizzando, con annessi costi sociali che questo comporta, o, nel peggiore dei casi, per far perdere la dignità ai lavoratori con spregevoli ricatti, abbiamo deciso di non accontentarci dei teatrini, a cui assistiamo ogni giorno, tra nomi “illustri”.
Uno su tutti: Marchionne.
Il “passo avanti” che doveva essere un'eccezione (nelle parole anche di una consenziente parte di “sinistra”, ma mai nelle intenzioni), cioè il contratto sul calco di quello Pomigliano d'Arco, è stato assunto come regola dal primo gennaio 2012 in tutti gli stabilimenti FIAT e IVECO italiani. Suzzara inclusa.
Marchionne ha avuto modo di confermare nei fatti cosa realmente significhino le parole “passo avanti”, “competitività”, “produzione”, “efficienza”: licenziamenti/assunzioni arbitrari, divieto di sciopero, di malattia, orari dei turni da fine '800.
L'estromissione dell'unico sindacato dissidente, la FIOM, è solo l'ultimo gesto a dimostrazione di quale sia, delle due, la parte che non vuole assumersi le proprie responsabilità.
Oltre ad esprimere la nostra solidarietà a chi ha deciso di non cedere a questa violenza avallata dallo Stato ci siamo confrontati e impegnati nella
ricerca di una soluzione alla crisi che rifiuti categoricamente l'arroganza e il carattere autoritario del contratto di lavoro sul modello di Pomigliano: l'autogestione operaia e il modello cooperativo.
Già in Argentina, abbiamo potuto constatare, ha permesso a diverse realtà di migliorare le condizioni di lavoro, di salario, di generare nuova occupazione, restituendo dignità, consapevolezza e unità ai lavoratori e alla comunità, non più numeri ma di nuovo persone.
Siamo consapevoli, date le dimensioni dello stabilimento di Suzzara, delle problematiche in cui sicuramente si incorrerebbe, ma se dall'altra parte l'unica scelta al licenziamento dovesse essere la perdita della dignità e la schiavitù legalizzata, riterremo più che legittima la ricerca di una soluzione che risponda alle esigenze di chi con quel lavoro mantiene i propri figli.
Collettivo Luna Storta
Collettivo THE FOG
DETTAGLI DELLA SERATA
Presso
arci CASBAH, Pegognaga (MN),
sabato 28 gennaio
CRISI. Uscita IN Sicurezza
L'autogestione operaia e il modello cooperativo per un equo modello di sviluppo.
dalle ore 20.00
Cena di autofinanziamento in compagnia del regista.
Menù, anche vegetariano su richiesta, a 10 € (bere escluso)
Parte del ricavato sarà devoluto alla cassa Fiom per la disoccupazione
dalle 21.15
Proiezione del documentario "
Fa.Sin.Pat. - La Fabbrica Senza Padroni.
Una Storia di Riappropriazione" di Marco Semenzin
dalle 22.00
Dibattito "il modello Marchionne e la democrazia del lavoro; la riappropriazione e l'autogestione"
Intervengono: Marco Semenzin, un rappresentante sindacale FIOM Iveco e un esponente Legacoop
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PRENOTAZIONI ENTRO SABATO 28/01
INFO E PRENOTAZIONI
Adriano 334/2960673
Matteo 349/1027024